lunedì 23 gennaio 2012

Ardizzone: gli Sportelli consolari devono rimanere

allegoria “Italia e Germania” di Friedrich Overbeck (1789-1869), München Neue Pinakotheck
di  Giovanni Ardizzone

„Gli italiani allʼestero non sono più visti come un valore aggiunto per il Paese“

Durante la riunione dell’assemblea del 03.12.2012 il Comites di Norimberga ha preso atto dei documenti e delle prese di posizione relativi all’apertura ed all’attività degli sportelli in Germania e, in particolare, di quello di Saarbrücken. Molte di queste prese di posizione ci sembrano una sterile polemica di categoria e non portano alcun vantaggio alla collettività italiana in Germania di cui i Comites sono i rappresentanti.
Per questo si esprime alla comunità italiana, al Comites di Saarbrücken, alle associazioni e forze sociali nel Saarland, tutta la nostra solidarietà condividendo quanto espresso, nei diversi comunicati, dal Presidente del Comites di Saarbrücken, cav. Giovanni Di Rosa. L’esperienza dello sportello consolare di Norimberga, quella che conosciamo da vicino, ci sembra più che positiva perché i servizi resi ai connazionali, a noi tutti, consentono nel 99% dei casi di non effettuare un lungo e costoso viaggio a Monaco di Baviera. Di questo la nostra gente è ben consapevole ed è grata di avere questo "sportello Consolare".
Il Comites di Norimberga ribadisce che questi servizi non sono un favore, bensì un diritto della nostra comunità da salvaguardare non solo a Norimberga e a Saarbrücken, ma da rendere possibile anche per altri connazionali, per esempio per quelli residenti nelle zone di Mannheim ed Amburgo. Il Comites di Norimberga chiede pertanto a tutti i responsabili, dal console generale dr. Scammacca, all’ambasciatore Michele Valensise, al ministro degli Affari esteri, onorevole Terzi, di mantenere lo sportello di Norimberga ed anzi di rafforzarne, dove possibile, le sue competenze. Gli italiani della Franconia hanno un sacrosanto diritto a servizi consolari efficienti ed accessibili.
I responsabili sindacali di tutte le sigle vengono, in questo contesto, "vengono" chiamati a collaborare a favore della collettività italiana all’estero.

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