venerdì 28 settembre 2012

Lo Sportello consolare a Saarbrücken è il modello precursore della Spending Review



Caricato da  in data 18/nov/2010

MA L’AMMINISTRAZIONE LO INDEBOLISCE E CONTRADDICE SE’ STESSA

Il primo settembre 2010 non si parlava ancora di Spending Review mentre venivano  chiusi  il Consolato di prima classe a Saarbruecken ed altre sedi consolari in Germania. Di  fronte all’ottusità della passata Amministrazione del MAE, a nulla valsero le azioni della Confsal-Unsa Esteri, sempre concordate con il Comites e con tutte le forme organizzate dei connazionali del posto, accompagnate da innumerevoli dichiarazioni di solidarietà di altissimi esponenti politici locali unitamente ai sindacati tedeschi. Lo Sportello consolare fu infine accettato come il male minore mentre la Farnesina aveva già deciso di ammainare per sempre il Tricolore nel bacino della Saar.
Quattro impiegati a contratto, per oltre 30.000 connazionali del Saarland e delle zone limitrofe del Palatinato,  si sono dunque occupati con successo in questi due anni di tutte le questioni dei connazionali, dai passaporti alle carte d’identità, dallo stato civile all’assistenza sociale, evitando che gli stessi fossero costretti a recarsi personalmente presso la sede centrale. La Sede consolare di Francoforte sul Meno addossava tuttavia a quest’unità operativa anche l’onere del servizio telefonico per l’intera utenza della circoscrizione consolare di Francoforte con oltre 130.000 residenti iscritti all’AIRE!!            
ORA SAARBRÜCKEN RISCHIA IL COLLASSO PER MANCATO SOCCORSO
Dopo il pensionamento di un impiegato il 31 luglio di quest’anno, l’Amministrazione non ha provveduto alla sua sostituzione, lasciando a Saarbrücken solo tre impiegati a contratto con un enorme carico di lavoro. La prolungata assenza di un’unità di stanza a Saarbrücken riduce, di fatto, la presenza allo sportello consolare a soli  due impiegati. Dobbiamo pensare che ciò che non è riuscito ad ottenere il Sottosegretario Mantica con la sua mannaia, riuscirà ora all’Amministrazione mediante un inesorabile e silenzioso salasso?  
URGE L’INVIO A SAARBRÜCKEN DI UN’UNITÀ DI  RUOLO. LO SPORTELLO CONSOLARE NON DEVE ESSERE, INFATTI, UNA RISERVA PROTETTA PER SOLI CONTRATTISTI, BENSI’ COSTITUIRE PER TALUNE REALTA’  UN MODELLO A CUI FARE RIFERIMENTO,  QUALORA IL MAE INTENDA GARANTIRE CON MINORI RISORSE  LA STESSA QUANTITA’ e QUALITA’ DI SERVIZI AI CITTADINI ALL’ESTERO!
La Confsal-Unsa Esteri annuncia sin da ora azioni di lotta per salvaguardare i servizi consolari a Saarbrücken e per contrastare lo sfruttamento che inevitabilmente deriva dall’impiego di soli due impiegati a fronte di 30.000 utenti.   Il Comites di Saarbruecken, testimone dello smantellamento dello Sportello consolare ha reso noto che non rimarrà passivo  in questa indecorosa vicenda.

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