lunedì 12 novembre 2012

Sportello consolare. A Saarbrücken soltanto due impiegati

Das Saarbrücker Schloss

di  Pia Cosentino

Il Consolato Generale d’Italia a Francoforte reagisce alla nuova situazione del personale presso lo Sportello consolare a Saarbrücken e ne salvaguarda il funzionamento

Erano inizialmente quattro gli impiegati stanziati a Saarbrücken per fare fronte alle esigenze dei connazionali della Saar e delle zone vicine del Palatinato.
Un bacino d’utenza di circa 33.000 connazionali, paragonabile a veri e propri consolati come Friburgo e Dortmund, in cui però sono stanziati una trentina d’impiegati.
Il numero degli addetti ai lavori a Saarbrücken si riduceva invece, dal mese di luglio di quest’anno, da quattro a tre e poi, di fatto, da tre a due unità dopo la prolungata assenza di uno degli impiegati ivi stanziati.
Il disagio che scaturiva da questa drastica riduzione del personale aveva già indotto l’onorevole Laura Garavini a interpellare il Governo sulla necessità di rafforzare l’unità operativa nella capitale del Saarland, già colpita nel 2010 dalla chiusura del suo consolato.
La Sede centrale di Francoforte sul meno ha quindi reagito, riducendo il servizio telefonico assegnato a Saarbrücken alla fascia oraria 12.00 – 13.00.
Per permettere poi ai due impiegati di stanza a Saarbrücken il godimento delle ferie a essi spettanti, il Consolato Generale in Francoforte s. M. ha disposto la chiusura dello Sportello consolare dal 24 al 28 dicembre prossimo.
Il pubblico servizio è naturalmente garantito anche in quel periodo dalla Sede centrale in Francoforte, che punta sul funzionamento del suo Sportello a Saarbrücken in modo accettabile per i connazionali di quella zona.
Gli utenti potranno quindi rivolgersi telefonicamente a Saarbrücken  (0681) 66 8 33 0 dal lunedì al venerdì dalle ore 12.00 alle ore 13.00.
Lo Sportello consolare a Saarbrücken continua nel frattempo a essere indicativo per il futuro dei servizi consolari in Germania. È questo il modello da adottare? Apertura di piccole unità periferiche vicine ai connazionali e riduzione dei grossi consolati sempre meno idonei ad accoglierne i bisogni in maniera così densamente concentrata?
Forse a queste e ad altre domande si troverà risposta nel corso della riunione con i consoli, Comites e Cgie indetta dal nuovo Ambasciatore a Berlino, Elio Menzione,  alle fine di novembre.

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