martedì 24 dicembre 2013

CHIUSURA CONSOLARI/ ARDIZZONE (COMITES NORIMBERGA) E DI ROSA (COMITES SAARBRUCKEN) ACCUSANO I SINDACATI CONFEDERATI

ROMA\ aise\ - È stata ufficializzata venerdì scorso la tabella delle sedi diplomatico-consolari che chiuderanno entro il 2014. Tra le 24 sedi indicate dalla Farnesina anche gli sportelli consolari di Norimberga Saarbrucken. Grande la rabbia dei due presidenti dei ComitesGiovanni Ardizzone Giovanni Di Rosa, che oggi puntano il dito contro i sindacati, che per difendere le loro posizioni non si sarebbero mossi abbastanza per salvare i due uffici consolari, ma anche contro gli eletti all’estero, invitati a "provare" la loro utilità.
"I Comites di Norimberga e Saarbrücken apprendono dell’inclusione definitiva degli sportelli consolari in Germania nell’elenco delle chiusure. Lavorano veramente bene? Allora chiudiamoli! Finalmente – ironizzano i due presidenti – è chiaro che la richiesta di soppressione degli sportelli consolari è frutto degli interessi sindacali. Lo si evince dal fatto che, venerdì 20 dicembre, CGIL, CISL e UIL hanno accettato di buon grado l’annuncio del MAE di voler chiudere gli sportelli consolari in Norimberga e Saarbrücken. I sindacati confederati del Ministero degli Affari Esteri, infatti, non vedono di buon occhio queste unità operative all’estero, poiché non offrono spazio ai loro iscritti di ruolo sempre bramosi di essere mandati in missione per accaparrarsi le sostanziose indennità di servizio".
"Solo ora – proseguono i due Presidenti – i Comites della Franconia e del Saarland si rendono conto che la loro testimonianza sull’efficienza, sull’economia e sulla vicinanza alle collettività italiane di questi sportelli consolari abbia contribuito alla loro soppressione: vanno eliminati i testimoni che i servizi all’estero possono essere resi a basso costo con personale assunto sul posto!".
Quindi, Di Rosa e Ardizzone si chiedono: "la riconferma della chiusura degli sportelli consolari di Norimberga e Saarbrücken costituisce anche l'ennesima dimostrazione che l'azione politica dei nostri rappresentanti eletti all'estero è sterile e inutile? Possibile che la parte politica non abbia sino ad ora capito quali sono i veri giochi di potere attorno all’apertura degli sportelli consolari? Gli sportelli consolari – ribadiscono – dimostrano, infatti, che per elaborare una domanda di carta d’identità, di passaporto o di trascrizione di certificato di nascita non è necessario personale inviato appositamente all’estero con indennità esentasse, nette, mensili che vanno dai 5000 agli 8000 Euro netti mensili! È risaputo che i tre sindacati CGIL, CISL e UIL fungono all’interno del Ministero degli Affari Esteri anche da mediatori nel collocamento all’estero dei loro iscritti, per i quali solo la missione all’estero può significare possibilità di allettante guadagno (10 anni di servizio all’estero portano in tasca circa 700.000 Euro). Ora la risposta la devono dare Senatori e Deputati eletti all’estero, prima che tra di noi ci si cominci a chiedere: ma che ci stanno a fare e a che serve la circoscrizione estero? Che gli eletti all’estero dimostrino ora quanto valgono, al fianco dei loro elettori della Franconia e del Saarland!". (fonte: aise)

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