venerdì 14 ottobre 2011

L’ITALIA ALLA FIERA DEL LIBRO DI FRANCOFORTE


Il 12 ottobre il Sottosegretario ai Beni Culturali Sen. Riccardo Villari inaugura il Punto Italia.

Circa 300 editori italiani presenti dal 12 al 16 ottobre alla Buchmesse.

  Sono circa trecento gli editori italiani presenti alla 63ma edizione della Fiera internazionale del Libro di Francoforte, il più importante appuntamento internazionale per lo scambio dei diritti e l’evento più significativo per la promozione della cultura e dell’editoria italiana all’estero. La Buchmesse - in programma a Francoforte dal 12 al 16 ottobre - attende complessivamente 7.500 espositori provenienti da 111 diversi Paesi che occupano i 171.790 metri quadrati della Fiera, con l’Islanda ospite d’onore. Alla manifestazione - che vede il più alto tasso di partecipazione da parte degli operatori professionali - l’editoria italiana è rappresentata da un Punto Italia di 274 metri quadrati (Halle 5.1 C902), realizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), dall’ex Istituto per il Commercio Estero e dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Qui sono presentati ed esposti i 1400 titoli di 51 editori italiani ed è possibile consultare on line il database dei libri in commercio. Il Punto Italia viene inaugurato mercoledì 12 ottobre dal Sottosegretario ai Beni Culturali Sen. Riccardo Villari, dal Presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo, dall’Ambasciatore d’Italia in Germania Michele Valensise, dal Console Generale Italiano a Francoforte Cristiano Cottafavi e dai principali editori italiani. Si tratta di una preziosa occasione per presentare cifre, tendenze e prospettive sullo stato dell’editoria in Italia a cura dell’Ufficio studi AIE. Prosegue il processo di internazionalizzazione dell’editoria italiana: meno libri di carta, più diritti ceduti all’estero, nuove acquisizioni - Continua la tendenza che vede ridursi progressivamente il peso delle opere di autori stranieri sul totale della produzione libraria italiana: scendono infatti a quota 9mila i titoli tradotti (erano 10mila nel 2009, corrispondenti al 20,1% del totale di quelli pubblicati). Nei diritti ceduti un esempio significativo si registra nel settore dei libri per ragazzi dove dai 486 diritti venduti a editori stranieri del 2001 si è passati a 1.607. Un segnale positivo è rappresentato inoltre dalle coedizioni – che crescono soprattutto nel settore dei libri per bambini e dell’editoria d’arte – e che passano dal 44,1% del 1997 all’86% (corrispondenti ad oltre il 2% di tutti i titoli pubblicati - tredici anni fa erano solo lo 0,5%). L’export del libro di carta rimane invece sostanzialmente stabile, attorno all'1,2% del mercato, pari a un valore di 41,8 milioni di Euro.

Per maggiori informazioni:
www.buchmesse.de/
www.aie.it   

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